Arte Ricerca Firenze |
Sentire l'arte
In occasione della inaugurazione della
associazione culturale artnest creatività e benessere con sede in via delle
Ruote 23 rosso a Firenze, ho il piacere di presentare la mostra degli artisti che in
passato, dal 1992 al 1995, si sono esibiti come Gruppo A.R.F. (Arte Ricerca
Firenze). Oggi i pittori Dino Castelvecchi e Alberto Morelli e lo scultore Ivano Vitali si
ripresentano insieme con l'entusiasmo che li caratterizza e che è all'origine della loro
creatività. Ebbi già l'opportunità di presentare il gruppo in occasione del suo debutto
presso il Teatro Università Popolare - Rosignano Solvay (Livorno) nell'ottobre del 1992
in qualità di testimone del lavoro di confronto tra i tre artisti che si incontravano sia
a Firenze, sia in via Mogadiscio a Castiglioncello a preparare la prima uscita del Gruppo. Presidente Associazione Culturale artnest Creatività e Benessere |
Ivano Vitali - Gomitolo argento 2003
Pochi sanno che negli anni '90 artisti come Castelvecchi, Morelli e Vitali, fondarono a
Firenze un movimento, denominandolo A..R..F. (Arte Ricerca Firenze). La scintilla iniziale che ha generato l'idea di fondare questo gruppo è scaturita dall'intento di divulgare unitariamente un progetto culturale di questi artisti, una ricerca di pensiero, una comune filosofia nell'uso di materiali di scarto, lamiere, plastiche, sabbia, carta, utilizzando tutti questi materiali per la costruzione di opere pittorico-materiche. Questi artisti si proposero in una prima mostra a Rosignano Solvay (Livorno) curata dal critico d'arte Dino Pasquali e dal poeta Dino Carlesi. I testi furono stampati in ciclostile e raccolti in un catalogo modesto che tuttavia rimane a tutt'oggi una pietra miliare nel percorso di questi tre artisti ripresentati oggi in questa bella mostra organizzata da "ARTNEST " Dino Castelvecchi Un uomo semplice e cordiale, una persona raffinata nei modi e nelle espressioni, colto e sensibile, umile davanti al suo lavoro. Quando l'ho incontrato la prima volta per visionare nel suo studio i dipinti che egli quasi timidamente mi presentò, confesso che ne rimasi stupito e folgorato. Le opere che passavano una ad una davanti ai miei occhi, lasciavano dentro di me una traccia indelebile di un percorso a me sconosciuto e mi nacque il rimpianto di non avere scoperto prima del nostro incontro ciò che quell'uomo timido nascondeva nel suo animo, nonostante lo avessi incontrato più volte come visitatore ai miei vernissage in galleria. Devo ringraziare di questo incontro il comune amico Gianni Dorigo per avermi suggerito di andare a scoprire il lavoro di Castelvecchi. Il nostro incontro e la stima professionale che ho di lui ha generato un immediato rapporto di collaborazione e di conoscenza del movimento A.R.F. Di lui ho parlato ampiamente in un testo di presentazione alla sua mostra antologica tenutasi alla "Saletta Viviani " (Pisa) Alberto Morelli Nascosto nel verde di Rosignano c'è lo studio di Morelli. Arrivati là in un giorno di pioggia io e Castelvecchi fummo subito accolti nel giardino di casa sua dalle sue sculture, i "girasoli", d'acciaio e ferro. Lì abita lui, l'artista e l'uomo umile, autodidatta capace di intuire i rapporti tra il colore e gli oggetti che ci attorniano nel quotidiano, e con questa loro affinità costruire opere in cui si sovrappongono frammenti di barche abbandonati dalla marea, lamiere trovate con addosso l'usura del tempo, il ferro raggrumato dal fuoco della fiamma ossidrica, le limature di ferro, le sabbie luccicanti portate dal mare. E' così, per esempio, che la stessa materiale terra da lui calpestata fin dall'infanzia viene messa in bellavista in installazioni, in alcuni casi in dodici pannelli,che rappresentano frammenti di ricordi dell'infanzia, e lo stesso desiderio di rappresentare il legame con le proprie origini, legame che ognuno di noi si porta dentro come un inseparabile scrigno prezioso. Egli è dunque un alchimista capace di mescolare gli ingredienti giusti per approdare al risultato estetico. Un maestro capace di incantarti col suo lavoro, ed il suo studio un luogo affascinante in cui perdersi ad osservare i suoi quadri. Ivano Vitali Più inquieto, eclettico e raffinato è invece Vitali, colto e brillante. Più capace di esprimersi senza timidezze - lo dimostrano le innumerevoli performances fatte sin dagli anni '70 - che lo hanno collaudato a un colloquio diretto con lo spettatore. Perfettamente cosciente che la parola e la gestualità del corpo possono divenire insieme uno straordinario mezzo comunicativo di trasmissione di una idea e di un pensiero, Ivano si spoglia dei suoi abiti quotidiani per indossare le sue sculture fatte di carta e racconta immaginarie storie collettive. Il suo lavoro è una evoluzione continua di installazioni fatte di asimmetriche geometrie di cubi, di tondi, di sfere, realizzati con la carta macerata. La carta è il suo linguaggio. La carta si trasforma in continuazione, si arrotola su sè stessa e diventa filo, il filo diventa oggetto, un gomitolo come quello della nonna usato per fare la calza: così l'abilità delll'artista trasforma l'oggetto in un altro oggetto, il gomitolo diventa texture, trama da tessere coi ferri da calza, diventa abito, arazzo da appendere al muro. Egli utilizza per ogni suo lavoro sempre la stessa rivista, facendo così un'operazione di recupero di quotidiani o di riviste, dunque una conservazione di testi e di immagini sotto forma di sculture, per cui se un giorno fra tanti anni qualche fruitore, per superficialità o iconoclastia distruggesse quei piccoli capolavori, vi troverebbe stampata la storia del nostro tempo Firenze maggio 2009
Giuliano Allegri Presidente dell'Associazione Culturale "La Bezuga" |
Alberto Morelli Ivano Vitali scultore ecologista Nato ad Argenta (Ferrara) abita e lavora a Firenze dal 1974. Nel 1973 ha conseguito il diploma di scultura all'Accademia di Belle Arti di Bologna; fra gli insegnanti Alessandro Parronchi, Flavio Caroli... Successivamente la sua ricerca si rivolge in tempi diversi al Futurismo, all'Arte povera, alla Fiber Art... |
Il logo ARF è stato creato da Ivano Vitali nel 1993