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Arte Ricerca Firenze

Il gruppo A.R.F ad artnest
 
Dall'11 al 30 Giugno 2009
Inaugurazione giovedì 11 Giugno alle ore 17,00
Orario: Martedì, Mercoledì, Giovedì e Venerdì dalle ore 17,30 alle 19,30

Sentire l'arte

In occasione della inaugurazione della associazione culturale artnest creatività e benessere con sede in via delle Ruote 23 rosso a Firenze, ho il piacere di presentare la mostra degli artisti che in passato, dal 1992 al 1995, si sono esibiti come Gruppo A.R.F. (Arte Ricerca Firenze). Oggi i pittori Dino Castelvecchi e Alberto Morelli e lo scultore Ivano Vitali si ripresentano insieme con l'entusiasmo che li caratterizza e che è all'origine della loro creatività. Ebbi già l'opportunità di presentare il gruppo in occasione del suo debutto presso il Teatro Università Popolare - Rosignano Solvay (Livorno) nell'ottobre del 1992 in qualità di testimone del lavoro di confronto tra i tre artisti che si incontravano sia a Firenze, sia in via Mogadiscio a Castiglioncello a preparare la prima uscita del Gruppo.
Ho avuto modo, negli anni successivi al 1995, di seguire la loro attività, anche perchè l'amicizia fra loro non è mai venuta meno e il gruppo ha smesso gli incontri regolari quando ciascuno dei componenti ha trovato una maturità artistica personale. Il loro stare insieme li aveva aiutati ad individuare un proprio linguaggio espressivo originalissimo legato soprattutto all'utilizzo dei materiali di scarto. Prevalentemente lamiere, trucioli e plastica per Alberto, sabbie, sassi e carboni per Dino e giornali per Ivano. Da notare che gli artisti sono nati rispettivamente negli anni '30, '40 e '50 e che ciò ha significato ampiezza e varietà di linguaggi, tecniche e movimenti artistici sperimentati. L'incontro sulla ricerca di nuovi materiali ha permesso loro di superare ostacoli e difficoltà di comunicazione e di trovare invece un'unità nel sentire l'arte e nell'esprimerla con i propri mezzi.
Successivamente, per Morelli e Vitali è nata l'esigenza di confrontarsi e sperimentare nuovi percorsi e, uno dopo l'altro, sono confluiti nel Progetto multimediale delle arti visive La Casa dell'Arte di Rosignano Marittimo; Ivano inoltre, come performer, è entrato nel 1997 nel direttivo dell'associazione Artisti Contemporanei Firenze Metropoli; Dino invece ha mantenuto negli anni una sua autonomia da gruppi ed associazioni di artisti, continuando a lavorare come pittore con l'entusiasmo di sempre.
L'estate scorsa, il gruppo si è riunito con la mostra alla Limonaia di Villa Vogel a Firenze a cura dell'Associazione Culturale La Bezuga. Per i tre artisti l'incontro ha costituito una importante verifica, dando nuovi stimoli e rinnovate energie e mettendo le premesse per una rinata volontà di confronto con il pubblico.
Artnest, come associazione culturale finalizzata alla creatività ed al benessere e quindi alla promozione di un'arte contemporanea rispettosa dell'ambiente, non può non trovare nei tre artisti un'espressione delle proprie finalità ad un livello di grande sensibilità e qualità. 

                                                                                                                                       Maddalena Ghini
                                                                              Presidente Associazione Culturale artnest Creatività e Benessere

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Dino Castelvecchi - Senza titolo 2009 Tecnica mista

 

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Alberto Morelli - Senza titolo 2007 Tecnica mista

 

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Ivano Vitali - Gomitolo argento 2003

Dentro la città pulsaun cuore chiamato A.R.F.

Pochi sanno che negli anni '90 artisti come Castelvecchi, Morelli e Vitali, fondarono a Firenze un movimento, denominandolo A..R..F. (Arte Ricerca Firenze).
La scintilla iniziale che ha generato l'idea di fondare questo gruppo è scaturita dall'intento di divulgare unitariamente un progetto culturale di questi artisti, una ricerca di pensiero, una comune filosofia nell'uso di materiali di scarto, lamiere, plastiche, sabbia, carta, utilizzando tutti questi materiali per la costruzione di opere pittorico-materiche. Questi artisti si proposero in una prima mostra a Rosignano Solvay (Livorno) curata dal critico d'arte Dino Pasquali e dal poeta Dino Carlesi. I testi furono stampati in ciclostile e raccolti in un catalogo modesto che tuttavia rimane a tutt'oggi una pietra miliare nel percorso di questi tre artisti ripresentati oggi in questa bella mostra organizzata da "ARTNEST "

Dino Castelvecchi

Un uomo semplice e cordiale, una persona raffinata nei modi e nelle espressioni, colto e sensibile, umile davanti al suo lavoro.
Quando l'ho incontrato la prima volta per visionare nel suo studio i dipinti che egli quasi timidamente mi presentò, confesso che ne rimasi stupito e folgorato. Le opere che passavano una ad una davanti ai miei occhi, lasciavano dentro di me una traccia indelebile di un percorso a me sconosciuto e mi nacque il rimpianto di non avere scoperto prima del nostro incontro ciò che quell'uomo timido nascondeva nel suo animo, nonostante lo avessi incontrato più volte come visitatore ai miei vernissage in galleria.
Devo ringraziare di questo incontro il comune amico Gianni Dorigo per avermi suggerito di andare a scoprire il lavoro di Castelvecchi.
Il nostro incontro e la stima professionale che ho di lui ha generato un immediato rapporto di collaborazione e di conoscenza del movimento A.R.F.
Di lui ho parlato ampiamente in un testo di presentazione alla sua mostra antologica tenutasi alla "Saletta Viviani " (Pisa)

Alberto Morelli

Nascosto nel verde di Rosignano c'è lo studio di Morelli. Arrivati là in un giorno di pioggia io e Castelvecchi fummo subito accolti nel giardino di casa sua dalle sue sculture, i "girasoli", d'acciaio e ferro. Lì abita lui, l'artista e l'uomo umile, autodidatta capace di intuire i rapporti tra il colore e gli oggetti che ci attorniano nel quotidiano, e con questa loro affinità costruire opere in cui si sovrappongono frammenti di barche abbandonati dalla marea, lamiere trovate con addosso l'usura del tempo, il ferro raggrumato dal fuoco della fiamma ossidrica, le limature di ferro, le sabbie luccicanti portate dal mare.
E' così, per esempio, che la stessa materiale terra da lui calpestata fin dall'infanzia viene messa in bellavista in installazioni, in alcuni casi in dodici pannelli,che rappresentano frammenti di ricordi dell'infanzia, e lo stesso desiderio di rappresentare il legame con le proprie origini, legame che ognuno di noi si porta dentro come un inseparabile scrigno prezioso.
Egli è dunque un alchimista capace di mescolare gli ingredienti giusti per approdare al risultato estetico. Un maestro capace di incantarti col suo lavoro, ed il suo studio un luogo affascinante in cui perdersi ad osservare i suoi quadri.

Ivano Vitali

Più inquieto, eclettico e raffinato è invece Vitali, colto e brillante. Più capace di esprimersi senza timidezze - lo dimostrano le innumerevoli performances fatte sin dagli anni '70 - che lo hanno collaudato a un colloquio diretto con lo spettatore.
Perfettamente cosciente che la parola e la gestualità del corpo possono divenire insieme uno straordinario mezzo comunicativo di trasmissione di una idea e di un pensiero, Ivano si spoglia dei suoi abiti quotidiani per indossare le sue sculture fatte di carta e racconta immaginarie storie collettive. Il suo lavoro è una evoluzione continua di installazioni fatte di asimmetriche geometrie di cubi, di tondi, di sfere, realizzati con la carta macerata. La carta è il suo linguaggio.
La carta si trasforma in continuazione, si arrotola su sè stessa e diventa filo, il filo diventa oggetto, un gomitolo come quello della nonna usato per fare la calza: così l'abilità delll'artista trasforma l'oggetto in un altro oggetto, il gomitolo diventa texture, trama da tessere coi ferri da calza, diventa abito, arazzo da appendere al muro. Egli utilizza per ogni suo lavoro sempre la stessa rivista, facendo così un'operazione di recupero di quotidiani o di riviste, dunque una conservazione di testi e di immagini sotto forma di sculture, per cui se un giorno fra tanti anni qualche fruitore, per superficialità o iconoclastia distruggesse quei piccoli capolavori, vi troverebbe stampata la storia del nostro tempo

Firenze maggio 2009
                                                                                                                      Giuliano Allegri
                                                                                            Presidente dell'Associazione Culturale "La Bezuga"
                                                    
  
Note biografiche
Dino Castelvecchi
pittore
Nato a Molazzana (Lucca), dal 1960 abita e lavora a Firenze.
Allievo del prof. Giorgio Ferrero, ha frequentato i corsi di disegno, pittura e ceramica nel suo studio fiorentino.
Inizia la sua attività artistica con esperienze neofigurative, verso la fine degli anni '60 la sua ricerca si rivolge all'astrattismo e successivamente ad esperienze di estroflessione e pittura segnica.

Alberto Morelli
pittore autodidatta
Nato a Castagneto Carducci (Livorno) abita e lavora a Rosignano Solvay (Livorno).
La sua attività artistica inizia nei primi anni '60 con lavori neofigurativi, successivamente passa a creazioni informali, di optical-art ed astratte.

Ivano Vitali
scultore ecologista
Nato ad Argenta (Ferrara) abita e lavora a Firenze dal 1974. Nel 1973 ha conseguito il diploma di scultura all'Accademia di Belle Arti di Bologna; fra gli insegnanti Alessandro Parronchi, Flavio Caroli... Successivamente la sua ricerca si rivolge in tempi diversi al Futurismo, all'Arte povera, alla Fiber Art...

 Il logo ARF è stato creato da Ivano Vitali nel 1993

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